martedì 2 marzo 2010

Anmil, un concerto per le donne lavoratrici

Sabato 6 marzo all'Auditorium del Massimo si esibiranno i finalisti del concorso con brani che riguardano il mondo del lavoro, in un'ottica di prevenzione degli infortuni di Giorgia Gazzetti

Donna, lavoro e infortuni. È questo il tema del 1° Concorso musicale Anmil “Note scordate” che, alla vigilia della Festa della donna, il 6 marzo prossimo, alle ore 20.30 presso l’Auditorium del Massimo a Roma (via Massimiliano Massimo, 1), decreterà i vincitori dei 20 brani finalisti, selezionati e giudicati da una valente giuria, composta da Ombretta Colli, vice presidente della Commissione parlamentare per le morti bianche del Senato; la cantautrice Mariella Nava; il direttore d’orchestra Silvia Massarelli; il compositore Piero Pintucci; Tosca e altri.Le 20 canzoni, ispirate tutte al gentil sesso, renderanno omaggio e merito al ruolo delle donne in ambito sociale e familiare, puntando l’attenzione soprattutto sul mondo del lavoro, in un’ottica di prevenzione degli incidenti e sulla condizione della donna all’indomani di un infortunio.

Patrocinato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dal ministero per le Pari opportunità e dal Comune di Roma, con il supporto del ministero dell’Istruzione che ha reso possibile la sua diffusione in tutti i Conservatori italiani, «il Concorso - commenta il presidente nazionale Anmil Franco Bettoni - è un’iniziativa di cui andiamo molto fieri perché ha posto l’attenzione su tematiche complesse e delicate che ci sono a cuore da oltre sessant’anni. Attraverso il potere della musica e delle note è riuscita ad avvicinare e sensibilizzare giovani, opinione pubblica, media e istituzioni su un fenomeno che conta un numero elevato di morti l’anno (circa 100 lavoratrici, ndr) e di donne che restano permanentemente invalide».

«Le donne vittime degli infortuni sul lavoro - spiega Mariella Nava, cantautrice e giurata del Concorso - vivono spesso una doppia tragedia: quella di una mutilazione e di una invalidità permanente e spesso l’abbandono da parte del proprio compagno, incapace di stare al fianco di una persona menomata in un momento tanto duro e traumatico. Grazie all’alta qualità dei testi che ci sono pervenuti, 66 in tutto, abbiamo capito - prosegue Nava - quanto ci sia da raccontare su queste tematiche e quanto sia importante dare voce e spazio a talenti emergenti che, siano uomini donne o band, hanno dimostrato una straordinaria sensibilità e capacità di leggere gli strati più profondi della nostra società. Infatti, nonostante la durezza e la complessità del tema, tutti i finalisti sono stati in grado di affrontare i brani con grande stile e garbo. Il titolo del Concorso, “Note Scordate”, vuole proprio rimarcare il fatto che queste tragedie al femminile diventano troppo spesso annotazioni di cui si ha breve, brevissima memoria».

Ma cosa significa essere donna-lavoratrice oggi? Lo abbiamo chiesto a Silvia Massarelli, docente al Conservatorio del Santa Cecilia a Roma e una dei pochi direttori d’orchestra donna. «Credo che oggi sia ancora molto difficile conciliare vita privata e vita professionale per una donna - riflette la Massarelli -. Ci vuole una buona dose di fortuna perché non è affatto semplice conquistare un posto gratificante nella società e, allo stesso tempo, metter su famiglia. Si tratta di una conquista faticosa che si può ottenere solo se la famiglia è un’équipe, facendo gioco di squadra, dividendosi responsabilità e impegni».Non resta quindi che aspettare il concerto del 6 marzo per conoscere i nomi dei tre finalisti che hanno conquistato la giuria.

Ma fino al 3 marzo è ancora possibile votare la canzone preferita sul sito www.anmil.it, nella sezione dedicata al Concorso per decretare il vincitore del Premio del Pubblico Web che verrà consegnato durante la serata conclusiva.2 marzo 2010

Nessun commento: