da Roma Sette.it
"La Gioia" protagonista a FotoGrafia
Al Palazzo delle Esposizioni l'VIII edizione del Festival Internazionale di Roma. Nelle diverse mostre migliaia di scatti di fotografi emergenti e vedute inedite della Capitale di Giorgia Gazzetti
Giovani fotografi e una Roma inedita. Questo e molto altro nell’VIII edizione di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma, dal titolo “La Gioia: visioni e rappresentazioni”, fino al 2 agosto al Palazzo delle Esposizioni. Il Festival, prodotto da Zoneattive, sotto la direzione artistica di Marco Delogu, e promosso dall’assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, con il sostegno di Baume & Mercier, nasce dal «desiderio di riappropriarsi della fotografia come atto e contenuto – spiegano gli organizzatori –, della felicità e delle emozioni che questa sa generare e che a volte rischiano di perdersi tra l’estremizzazione del dramma e l’ostentazione del glamour».
Tra le tante mostre in programma, l’esposizione principale è una collettiva di 29 fotografi, intitolata “La Gioia”, realizzata con proiezioni e video in un percorso pieno di richiami visivi e sonori. Lavori originali che sono il frutto di una selezione che ben rappresenta una generazione internazionale di fotografi di talento, tra cui la giapponese Rinko Kawauchi (per la prima volta a Roma dopo la mostra alla Fondazione Cartier di Parigi); Gus Powell, uno dei protagonisti della nuova generazione di street photographers americani; il giovane e poliedrico polacco Kuba Dabrowski; alcuni italiani emergenti come Filippo Romano, Jacopo Benassi e Manuel Capurso; la recente vincitrice del prestigioso Aaron Siskind Fellowship Award, Juliana Beasley; e i più affermati Bernard Plossu e Ingar Krauss.
Ospiti d’eccezione dell’edizione due grandi protagonisti della fotografia mondiale. Nad Goldin, fotografa statunitense contemporanea e vincitrice dell’Hasselblad Award nel 2007, che propone “Heartbeat”, una video installazione in cui appaiono su quattro schermi in sincrono tra loro le foto di amici, amanti e scene di vita borderline, accompagnate dalla colonna sonora originale “Prayer of the Heart” dell’inglese Sir John Tavener. E Don McCullin che presenta, in anteprima, il suo ultimo lavoro “Roman Frontiers”, dedicato alle testimonianze dell’Impero Romano nei suoi confini più estremi.
In occasione del Mese Europeo della Fotografia - che approda nella Capitale dopo Vienna, Berlino, Bratislava, Lussemburgo e Mosca - è allestita la mostra “Mutations II Moving Stills”. Per gli amanti della città eterna, da non perdere numerose altre mostre. Come “Roma, città di mezzo” del fotografo sudafricano Guy Tillim, cui il Festival ha assegnato il lavoro “Commissione Roma – Anno VII”: 20 immagini a colori, realizzate con una luce fredda, distaccata nel tentativo di rappresentare Roma nella sua visione dura, sorprendente, paradossale, tra il monumentale e il dettaglio, dimensione nella quale si trova immerso chi vive nella città.
La Capitale è anche al centro della mostra “Roma oculta” del fotografo ecuadoriano Geovanny Verdezoto. E anche di “in between – 60 ore a Roma”, un’esperienza inedita, nata dalla collaborazione con il Toscana Photografic Workshop, in cui 30 fotografi selezionati hanno avuto la possibilità di raccontare la città in 60 ore, dal 29 al 31 maggio, immortalando attimi di vita e di quotidianità che si concentrano nell’area tra l’anello ferroviario e il Raccordo anulare. «Dove il monumentale – si legge nella presentazione – si confonde con le speculazioni edilizie e dove i quartieri periferici si animano all’arrivo di studenti ed immigrati». Il 6 giugno la proiezione delle opere realizzate dagli autori.
Da spettatori a protagonisti: è questo l’obiettivo del progetto “Dimensione massima 10x12” a cura di 3/3 e Camera Oscura. Gli amanti della fotografia hanno la possibilità di inviare foto per raccontare storie intime e quotidiane che saranno esposte in una mostra al quartiere Pigneto il 4 giugno. Infine, la mostra “1x1000” alla Sala 1 espone mille fotografie scattate da mille fotografi diversi per immortalare, ancora una volta, attimi di “Gioia”. 5 giugno 2009
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