
In "Il razzismo spiegato a mia figlia", Mérième ascoltava suo padre.Ora dialoga con una sua amica.“Io credo che il problema del razzismo mi riguardi non perché sono marocchina ma perché il razzismo non risparmia nessuno.
Mio padre mi dice sempre che per capire devo mettermi nei panni degli altri.Per capire serve empatia.”Mérième Ben JellounMérième e Lidia sono due ragazze di diciassette anni come tante; l'una è cresciuta a Parigi in una famiglia laica di origini marocchine, l'altra è cresciuta a Bologna in una famiglia cristiana.
Mérième è figlia di un padre famoso, Tahar Ben Jelloun, e ha già ispirato un libro: il bestseller Il razzismo spiegato a mia figlia.Un giorno iniziano a scriversi delle e-mail, ciascuna incuriosita dall'altra: cosa vuol dire essere musulmani? Cosa pensa una ragazza musulmana di fronte agli attentati terroristici? Esiste un'intolleranza cristiana? E che differenza c'è fra la battaglia per il velo e la battaglia per il crocifisso?
Che significato ha per un'adolescente la parola "laicità"?
Per oltre due anni, le ragazze si raccontano le proprie impressioni, mentre a poco a poco nasce una vera e propria amicizia, fatta di confidenze, vacanze insieme, tensioni, attese.
Tahar Ben Jelloun torna a parlarci di attualità e di rispetto con un pamphlet che ha insieme la forza della denuncia, la spontaneità dell'adolescenza, la libertà di un'invenzione narrativa.
Circa un mese fa stavo studiando nella biblioteca comunale a Frosinone.. Durante uno dei tanti break pomeridiani mi sono ritrovata a passeggiare tra gli scaffali della biblioteca dove sono esposti i libri in prestito.
Questo libricino dallo sfondo bianco ha subito catturato la mia attenzione.. lo sguardo di quella ragazza sembrava proprio fissarmi. E mi sono chiesta: chissà qual è il volto dell'altra ragazza di spalle? Forse, ragionando, quel viso nascosto vuole rappresentare proprio il duplice volto di parte del mondo arabo e occidentale che non si conoscono...
Da tempo sto pensando di realizzare un'inchiesta sul velo, di cui si sente tanto parlere nella nostra società multietnica e religiosa, e mi sto muovendo per trovare una ragazza islamica e cattolica adatte per un'intervista doppia e disposte a fornirmi un loro punto di vista, senza filtrazioni e condizionamenti. La lettura di questo libro mi è stata davvero d'aiuto per chiarirmi un pò le idee e credo che sarà più semplice impostare, appunto, un eventuale faccia a faccia tra due adolescenti con tradizioni e religioni diverse che vivono in una stessa città, come Roma. Mi piacerebbe dar voce a due adolescenti, alle loro paure, ai loro disagi, alle loro proposte, alle loro aspettative.. magari per portare alla luce un volto nuovo che non sempre emerge dai servizi dei media: speranza, tolleranza e condivisione.
Chissà che non riesca a realizzare questo progetto, soprattutto ora che sto acquisendo tante conoscenze con il corso di editoria multimediale e ora che ho installato premiere ( certo non so ancora usarlo ma imparerò a fare anche questo!).
Nel frattempo leggetevi il libro e fatemi sapere che ne pensate!
Se avete proposte e contributi per la mia inchiesta, scrivetemi!
Giorgia
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